Frontalieri Italia-San Marino: Un Legame da Rafforzare, la Voce delle Marche si Fa Sentire


Il flusso di lavoratori frontalieri italiani verso la Repubblica di San Marino ha registrato una crescita esponenziale nell'ultimo decennio, arrivando a contare oggi una cifra stimata tra gli 8.500 e gli 8.600 individui. Un dato significativo, certificato dal COMITES SAN MARINO, che evidenzia come circa un migliaio di questi lavoratori provenga dalla vicina regione Marche, un territorio cruciale per le dinamiche economiche e i rapporti bilaterali con il Titano.

Proprio per analizzare questo fenomeno e le sue implicazioni, il COMITES SAN MARINO ha inaugurato un ciclo di incontri informativi, chiamando a raccolta figure politiche di rilievo per discutere delle soluzioni necessarie.

L'importanza cruciale degli interventi dei relatori

Il dibattito è stato arricchito da prospettive diverse e complementari. Il contributo di Gabriele Sperandio, candidato UDC al Consiglio regionale delle Marche a sostegno di "Acquaroli Presidente", è stato fondamentale per delineare l'urgenza politica della questione. Sperandio ha definito "anacronistiche" alcune delle attuali normative, invocando un'azione decisa da parte della Regione Marche per affrontare criticità come la doppia imposizione fiscale sulle pensioni, l'inapplicabilità della legge 104 e la delicata questione della cittadinanza.

La candidatura di Sperandio assume particolare rilievo alla luce delle elezioni regionali nelle Marche, che si terranno il 28 e 29 settembre di quest’anno, ormai fra meno di un mese: un appuntamento cruciale per il futuro della Regione, e per dare finalmente voce alle esigenze dei lavoratori frontalieri e dei cittadini marchigiani.

Di eccezionale rilevanza è stato anche l’intervento di Vittoriano Solazzi, storico rappresentante UDC e già Presidente del Consiglio regionale delle Marche. La sua partecipazione ha portato al tavolo una prospettiva istituzionale di grande spessore, forte della sua passata esperienza. Solazzi ha sottolineato come la collaborazione tra Marche e San Marino non possa essere estemporanea, ma debba basarsi su un dialogo costante e strutturato. Ha insistito sulla necessità di riattivare strumenti di confronto permanenti, come una "cabina di regia", per garantire che le problematiche siano gestite con visione a lungo termine. Il suo intervento si è poi concluso con una promessa diretta e significativa: “Con un’assunzione di responsabilità e impegno vorremmo tornare qui dopo le elezioni per concretizzare quanto detto”.

A rafforzare la visione strategica dell'incontro è intervenuto Alessandro Amadei, presidente del COMITES SAN MARINO, che ha ribadito come le Marche siano un "partner naturale" per San Marino, il cui peso economico è innegabile e strategico per lo sviluppo congiunto.

Il valore aggiunto del dibattito: le testimonianze dirette

Tuttavia, il vero cuore pulsante dell'evento è emerso durante il dibattito, che ha trasformato l'analisi politica in un'esperienza vissuta. Gli interventi di chi vive quotidianamente le sfide del lavoro transfrontaliero sono stati di un'importanza capitale. La discussione è stata arricchita in modo straordinario dalle testimonianze di:

  • Silvia Crinelli, infermiera professionale;

  • il Dott. Tilio Velio, anestesista presso l'Ospedale di Stato;

  • Fausta D’Ippolito, dirigente dell'Associazione Frontalieri Italia San Marino (AFIS);

  • Alessandro Ceriani, presidente dell'Unione Mobile Consumatori (U.M.C.).

Questi contributi hanno dato voce alle difficoltà reali, portando sul tavolo non solo problemi, ma esperienze dirette. Le loro parole hanno fornito una prospettiva dal basso, essenziale per comprendere a fondo le implicazioni umane dietro le questioni burocratiche e fiscali.

Il dialogo si è inserito in un contesto di grande potenziale, con le Marche che attendono l'estensione della Zona Economica Speciale (ZES), un'opportunità che potrebbe ulteriormente consolidare i legami occupazionali ed economici con la Repubblica di San Marino.

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