La 42.a edizione della (RIMINI - VERUCCHIO): Ricordando Osvaldo Bucci
( di Roberto Zanotti)
Le strade della Romagna sono da sempre custodi di storie e leggende tramandate di generazione in generazione. Una di queste, avvolta tra mito e realtà, è la vicenda di Tamburell, il locandiere che con astuzia e un pizzico di vendetta segnò per sempre il nome di una via. Ed è proprio lungo quella strada, la Costa Sgrigna (o Coste Sgrigne), che il 17 maggio 2025 si è disputata la 42ª edizione della Rimini-Verucchio, una delle corse podistiche più affascinanti del territorio.
Era il 4 febbraio 1497 quando le truppe di Napoleone Bonaparte giunsero in Romagna. Un drappello di guardie imperiali, in supporto alla fanteria, ricevette l’ordine di recarsi alla Rocca di Verucchio per trasmettere direttive ai militari di stanza. Durante il viaggio, il contingente si fermò in una stazione di posta situata nella casa colonica di Tamburell, nei pressi dell’attuale ristorante Squadrani. Qui i soldati approfittarono della sosta per rifocillarsi, riposarsi e abbeverare i cavalli. Tra loro, un soldato francese, dopo aver trangugiato abbondante vino, iniziò a rivolgere sguardi insistenti e avances sfacciate alla moglie di Tamburell.
Indispettito da tanta insolenza, il locandiere escogitò una vendetta tanto sottile quanto efficace: versò nel vino del soldato una speciale mistura di erbe. Poco dopo, il francese, ormai in sella, fu sopraffatto da violenti dolori addominali. Mentre si allontanava barcollante, Tamburell lo salutò con un sorriso e un'espressione dialettale: «Valà che adesso ti passa la sgrigna!» L’effetto della pozione fu immediato: ogni cento metri, il soldato fu costretto a fermarsi per espletare i suoi bisogni. Da quel giorno, la via che conduce a Verucchio prese il nome di Costa Sgrigna, in memoria di quell’episodio che, tra leggenda e realtà, continua a strappare sorrisi ai viandanti.
Il 17 maggio 2025, la Costa Sgrigna è tornata protagonista con la 42ª edizione della Rimini-Verucchio, gara podistica di 21,5 km che attraversa i colli riminesi fino alla maestosa Piazza Battaglini di Verucchio. Questa corsa, oltre a essere una sfida sportiva, è un viaggio nella storia, rievocando la vicenda di Tamburell e il suo celebre tranello. Al km 10,600 una telecamera ha immortalato il passaggio dei podisti, un'iniziativa molto apprezzata dai partecipanti, che hanno trovato persino il fiato per salutare l’obiettivo, nonostante la fatica. La corsa si è svolta sotto un cielo mutevole: inizialmente soleggiato a Rimini, poi coperto da una nuvola carica di pioggia verso Verucchio, regalando agli atleti un'imprevista quanto gradita rinfrescata.
Tra i tanti partecipanti, spiccava la presenza di Federica Moroni, ultramaratoneta riminese e atleta della nazionale italiana, che ha sfruttato la gara per prepararsi alla 100 km del Passatore in programma il 24 maggio.
A livello agonistico, la gara ha regalato emozioni forti: El Haissoufi Ismail (Atl. Rimini Nord) ha trionfato con un tempo di 1:20:35, seguito da Venerucci Davide (Olimpus San Marino, 1:21:44) e Pellegrini Andrea (Atl. Rimini Nord, 1:21:51). Tra le donne, vittoria netta di Federica Moroni (Atl. Rimini Nord, 1:35:12), davanti a Melissa Michelotti (San Marino Athletics, 1:47:14) e Romina Rigoni (Golden Club Rimini) con 1:49:19.
La manifestazione ha visto una grande partecipazione di atleti provenienti da tutta Italia e anche dall'estero, consolidando il prestigio di questa classica. Oltre all’aspetto competitivo, la gara ha rappresentato anche un momento per ricordare alcuni amici che non sono più fra noi. Tra questi, Fausto Martignoni, ideatore della gara, Mauro Vulpinari, Giancarlo Fabbri e Osvaldo Bucci, figura storica del podismo riminese recentemente scomparsa che ha corso quasi tutte le edizioni di questa classica i cui familiari, presenti alla manifestazione, hanno assistito alla premiazione in un momento di intensa commozione.
A rendere possibile tutto questo, ancora una volta, il prezioso lavoro di Gionni Schiaratura, presidente del Golden Club Rimini, che con determinazione e passione ha guidato l’organizzazione dell’evento, supportato da amici, collaboratori e sponsor. E mentre i podisti tornano a casa, con i muscoli affaticati e il cuore pieno di emozioni, Schiaratura già guarda avanti: «Sono mesi che lavoro per questa gara e ora che tutto si è concluso nel migliore dei modi, posso finalmente rilassarmi. Ma vi do appuntamento per il 2026!»
Un invito che gli appassionati di corsa e di storia non mancheranno di raccogliere, pronti a percorrere ancora una volta la Costa Sgrigna, dove mito e fatica si intrecciano, regalando emozioni senza tempo.
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